10 febbraio 2010

L'uomo che cammina

E' della settimana scorsa la notizia della vendita all'asta per una cifra record (più di 74 milioni di euro) della più famosa opera dello scultore svizzero Alberto Giacometti. E lo so che era già in una collezione privata, e lo so che tanto esistono 6 esemplari e lo so che tanto all'autore non importava anzi disse in una occasione che avrebbe voluto che le sue opere venissero seppellite, detto tutto ciò resto comunque del parere che opere così importanti per la storia dell'umanità dovrebbero essere di fruizione pubblica e non private alla gente da un privato.

"L'uomo che cammina" E' un opera che mi ha sempre affascinato per il suo senso di fatalità; non sono un critico d'arte quindi non mi spreco in letture e controletture ma sono un "usufruttore" d'arte quindi conosco solo le impressioni che mi trasmette.
L'andare avanti senza sapere dove o perché, incedendo decisi verso il niente, camminando senza sosta magari fino all'incontro di qualche evento o destino che cala dall'alto, la scelta del nulla, così alto da non vedere i propri passi, se è una rappresentazione metaforica o metafisica fate voi ma tutto questo mi turba e mi fa interrogare. E' arte contemporanea nel senso più alto perché non è estetica o narcisismo ma con tutta la sua malinconia è sentimento, è capacità demiurgica, è soprattutto lo strappare il velo di maya.

Nel 2004 la scultura di Giacometti è omaggiata in un episodio del "Napoleone" di Carlo Ambrosini in un albo scritto e disegnato da Paolo Bacilieri intitolato "L'ombra della sera" facendo rimando agli omonimi bronzi etruschi che ispirarono lo scultore svizzero. All'epoca decisi di omaggiare l'omaggio di Bacilieri con il disegno che vedete sopra.
Sotto invece due immagini: l'opera originale di Giacometti e la copertina disegnata da Ambrosini del fumetto sopracitato.


4 commenti:

Laura S. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Laura S. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Laura S. ha detto...

XD
Mi fa ridere, perchè onestamente parlando, a me la scultura da te citata, non piace nemmeno un po'. (Questo genere di opere, così come l'arte moderna in generale, a me non piacciono...Preferisco la classica.)
Però conosco una persona che ha detto queste testuali parole:
"!!...74 milioni euro??? MILIONI??? PER UNA MERDA DEL GENERE?? Ma 'sti c***i!!"
Poi le si è gonfiata una vena in mezzo alla fronte - giuro.- e ha continuato...
"Ma c***o...Quella roba lì è un' opera d'arte? No...Sul serio...Lo è? Ma guardala, dai! Fa ca***e!! Ma come c***o si fa? Milioni..."
XDD
Lo so...lo so...
Alle volte le genti sono attaccatissime ai soldi.
XDD
(Però ammetto che era una cifra davvero alta...XD)
Ciao!

P.S.
Sorry per i molteplici commenti, ma mi è impazzito il computer. :p

Fabio Erasmo ha detto...

Ciao Laura

sul fatto che l'arte contemporanea sia al 90% una cagata ti do ragione, soprattutto perché molti "artisti" credono che il loro ego possa bastare a giustificare la creazione artistica.

Però è anche vero che l'arte del Novecento ha dovuto ribellarsi alle forme canoniche per poter esprimere i "tempi moderni".
La scultura dell'uomo che cammina non vuol rappresentare un uomo, ma una idea quindi va vista più nella sua forza evocativa che nella ricerca del bello. Diciamo che non la si può giudicare con lo stesso metro di giudizio di una statua greca o rinascimentale.

A presto!!!!