31 dicembre 2008

Compiacimento


Il Sito Ayaaaak, portale per amanti di fumetti Bonelli e cosiddetti Bonellidi, ogni mese pubblica i voti raccolti dagli utenti tramite mailing list degli albi usciti in edicola nel mese precedente.
Oltre ad una analisi di voto raccolgono i commenti degli utenti che hanno voluto scrivere qualcosa a riguardo dell'albo votato.
Da neo-iscritto ho inviato i miei voti correlati con stralci di cose già scritte in questo blog, non mi aspettavo di essere citato essendo una new-entry, ma mi sbagliavo e ringrazio i curatori del sito per avermi selezionato. Lo so è una sciocchezza ma è sempre bello (soprattutto per il proprio ego) leggersi in giro!


Qui il link per il sito di Ayaaaak;

Qui il link per la pagina con i voti di Ayaaaak, potete leggermi sotto "Lilith";

Qui il link al mio post dove ne avevo scritto in origine
.


Riferimenti:
- L'immagine mostra un compiaciuto Peppino De Filippo con il logo di Ayaaaak.

30 dicembre 2008

Madagascar 2


Film decisamente per bambini, ma vai a vederlo per divertirti ed in parte ci riesce. Le punte più alte sono dei sempre favolosi pinguini e della novità di questo sequel, le scimmie; abusati e troppo ridondanti, invece, alcuni personaggi come quello della vecchietta iperattiva e del Re Giulien.
Però è una pellicola confezionata per sfruttare il primo Madagascar, e già lo si capiva dalle scritte di sfondo della (bruttina) locandina, quindi si è calcata molto la mano su ciò che funzionò nel 2005, una cosa su tutte le canzoncine.


Riferimenti:
- DreamWorks; Madagascar 2, USA 2008

26 dicembre 2008

Primo Santeramo Hold'Em Socrate


A cavallo fra Natale e S.Stefano ci si è giocati il primo braccialetto di Hold'Em in Socrate Road.

6 partecipanti

Posta iniziale comune

1 solo vincitore

Prima volta che ci siamo cimentati con la variante texana del poker e personalmente al termine non riuscivo a dormire, parecchia l'adrenalina da smaltire. Non voglio entrare nel confronto con altri giochi però devo ammettere che questo poker può dare brividi. Un ALL IN ti da una scossa, e quando l'ultima carta viene girata è, nel bene o nel male, un'emozione.

Certo dobbiamo ancora calibrare il tutto, a partire dai bui, e farci un occhio sulle puntate. Ieri l'inesperienza ci ha portato ad avere una prima fase con giocatori usciti troppo presto ed una fase centrale eccessivamente lunga e timida. Nel finale però credo che abbiamo ingranato, anche se con una certa stanchezza accumulata nelle fasi precedenti e dall'ora tarda. Se ceselliamo alcune cosette credo che le prossime volte (se rigiocheremo) saranno più fluide.

Quando l'Hold'Em iniziò a prendere piede lo disdegnai un po', pensavo che quello tradizionale rimanesse il migliore. Mi sbagliavo.

La classifica finale:
1 - Fabio "Rosso"
2 - Michele "Il Sindaco"
3 - Daniele "Il Biondo"
4 - Antonio "Il Trillatore"
5 - Filippo "The Killer"
6 - Giuseppe P. "L'ingegnere"


Riferimenti:
- In foto Paul Newman in "the Sting" (La Stangata, 1973).
- Regole principali dell'Texas Hold'Em.

23 dicembre 2008

Smanettando con i tools


Smanettando con i tools (non pensate a male) da poter appiccicare al blog ho scoperto che ne esistono di ogni tipo, forma e genere. in realtà la maggiorparte sono gran cagate che sembrano fighi ma poi ti accorgi che di fatto servono solo a riempire spazi.

Comunque sia ho aggiunto qualcosina:
- Elenco Strips: non sono come spererete link a spogliarelli ma collegamenti a siti/blog di autori che pubblicano in rete le loro striscie quotidiane o periodiche (o aperiodiche in alcuni casi).

- Viandanti: a dir la verità pensavo servisse ad altro, in realtà serve per far segnare chi segue costantemente come lettore. Credo che toglierò questo tools perché essendo i miei lettori tendenti allo zero sarebbe troppo mortificante lasciarlo.

- Feed Rss o come cappero si chiama: tu clicchi sopra, ti iscrivi e i miei post ti inseguono per posta... e che vuoi più dalla vita!

- Links: ne ho aggiunti di nuovi.

22 dicembre 2008

Il Cosmo sul Comò


Dire che è brutto sarebbe esagerato, dire che è bello sarebbe troppo, diciamo che galleggia nella sufficienza. Film ad episodi, altalenanti, decisamente fiacchi i primi, migliori i successivi anche se nessuno raggiunge veri picchi di genialità. AGG si sono più che altro limitati a lavorare con le loro caratterizzazioni e ciò che manca dei primi fantastici film è la sfumatura melanconica.


Riferimenti:
- M.CESENA, AGG; Il cosmo sul comò; Italia 2008
- Scheda trovacinema

19 dicembre 2008

Changeling


Chi è stato un volto epico come Clint Eastwood non può non caricare di epicità ogni propria cosa.
Ed è il filo della grande narrazione che conduce questo film, complesso nell'intrecciarsi della trama ma col pregio di mantenere sempre chiarezza e classicità; forse leggermente sottotono nell'incipit e nel finale, però coinvolgente nello svolgimento.


Riferimenti:
- C. EASTWOOD, Changeling, USA 2008
- Scheda Film

16 dicembre 2008

Bush, Iraq e armi di distruzione di massa



Bush avevi ragione.
In Iraq ci sono armi batteriologiche.

Riferimenti:
- Conferenza stampa tenutasi in Iraq il14/12/2008
- "l'attentatore" è un giornalista egiziano e rischia 7 anni di galera.

15 dicembre 2008

Come Dio Comanda


Film difficile da commentare. Bello e con una bella regia, soprattutto nelle riprese delle immagini e nella fotografia. Considero Salvatores il più bravo regista in attività italiano e sicuramente è uno dei pochi che riesce a produrre una tecnica all'altezza di un panorama mondiale pur rimanendo pienamente italiano.


Riferimenti:
- G. SALVATORES, Come Dio Comanda, Italia 2008
- Scheda su IMDb e Trovacinema

11 dicembre 2008

Letture di Novembre

Recuperiamo un po' di fumetti letti a Novembre.
Elenco, senza escludere che alcuni potrebbero guadagnarsi un post specifico in seguito.

- Sighma

Nel difficile filone della fantascienza anti-utopica, un bel romanzo costruito molto bene, forse ci sono troppe chiacchiere nel finale però affascina e intriga. E fa il lavoro della fantascienza nobile, estremizza le vie del nostro presente.


Autore: Paola Barbato
Disegni: Stefano Casini
Editore: Sergio Bonelli Editore


- Volto Nascosto 14/14 - Dietro la maschera

Capitolo conclusivo di una delle più belle saghe prodotte in Italia negli ultimi anni.











Autore: Gianfranco Manfredi
Disegni: Massimo Rotundo
Editore: Sergio Bonelli Editore


- Interni

"Interni o la miserevole vita di uno scrittore di successo", libretto autoprodotto di un autore dal grande senso estetico.









Autore: Ausonia
Disegni: Ausonia
Editore: Double Shot


- Jan Dix 4 - Il trionfo della morte

Il linguaggio di Ambrosini inizia ad affiorare con la sue narrazioni parallele, però bisogna ancora ritrovare la quadratura del cerchio.








Autore: Carlo Ambrosini
Disegni: Gabriele Ornigotti
Editore: Sergio Bonelli Editore

06 dicembre 2008

Notti bianche in Puglia


5-6-7 Dicembre 2008, Notti Bianche in Puglia.

Una di quelle occasioni che aiutano la nostra regione a divenire una grande d'Italia.

E trovo naturalmente fuori luogo le critiche fatte riguardo lo spreco di soldi, innanzitutto perché finanziate intercettando fondi europei (invece di perderli come generalmente siamo abituati a fare al Sud) e soprattutto perché sono iniziative fondamentali per mostrarci come a anche da noi sono realizzabili iniziative ad alto livello. Scrolliamoci la falsa abitudine che certe cose da noi non si possano fare, perdiamo quella pigrizia, basta autocondannarsi. L'amministrazione Vendola, tra l'altro, in questi anni mi sta piacendo proprio per questa linea di cambiamento della Puglia in una regione che vuole trovare una consapevolezza di poter fare ciò che fino ad ora eravamo solo abituati a vedere (ammirare/invidiare) ad altre realtà.


Riferimenti:
- Programma

27 novembre 2008

Lilith


Ad un anno da Gea riecco Luca Enoch.
Lilith, così diversa ma anche così fedele alla sua idea di fantasy. Non posso ancora dire se l'autore è nella sua fase matura, essendo solo il numero 1 su 10, però la linea sembra quella.
Certo bisogna vedere come se la caverà alla lunga coll'insidioso tema del paradosso temporale anche se sarà importante per noi lettori non fossilizzarci troppo su questa questione. Gran primo numero comunque e grande stile nel trattare l'ambiantazione storica con la giusta reinterpretazione, ne troppo pedantemente filogica nè fastidiosamente superficiale.


Riferimenti:
- "Lilith" è edito dalla Sergio Bonelli Editore con periodicità semestrale.
- L'autore è Luca Enoch.
- Pagina dedicata a "Lilith" dall'editore.
- Blog dell'autore.

26 novembre 2008

Nessuna Verità


La situazione in Medioriente.
..."Situazione" ...e il pregio del film è svelare l'ipocrisia di questa parola che dissimula la semplice realtà: siamo in guerra.
Film impeccabile, però rischia di perdersi nelle pieghe dell'attualità e del genere. Sarà che in un film di spionaggio, basato su una sorta di realpolitik, non sono possibili molti margini d'invenzione, sta di fatto che lascia una sensazione di déjà vu.
Forse le trame sono effettivamente poco modificabili allora mi aspetterei delle diverse caratterizzazioni dei personaggi, troppo uguali a quelle di film passati, tutte troppo furbe, ciniche (tranne i soliti dubbi morali del protagonista) e impeccabili.


Riferimenti:
- Ridley SCOTT, Body of Lies, 2008
- Scheda

- tratto dall'omonimo romanzo di David Ignatius del 2007

16 novembre 2008

Scary Poppins




Riferimenti:
- Questo video amatoriale è stato trovato su youtube; inserito dall'autore, un tal Chris Rule, nel 2006.
- Rimontaggio in chiave horror del film Disney "Mary Poppins" del 1964.
- L'intenzione era di mostrare questo filmato con l'inizio dell'autunno, ma il protrarsi del clima temperato ha fatto slittare il tutto fino a queste giornate finalmente autunno/invernali.

13 novembre 2008

Desktop Story (ep.6)


Desktop tenuto in vigore parecchi anni fa, 2004 credo se non addirittura il 2003.
Cupole di Roma, in primo piano S.Ivo alla Sapienza, nel piano medio abbiamo S.Agnese in Piazza Navona e sullo sfondo il classico cupolone di S.Pietro.
Anche se probabilmente è un fotomontaggio le cupole sono effettivamente sullo stesso asse e quindi su un terrazzo romano non sarebbe impossibile scorgere un simile accostamento.

12 novembre 2008

BUM-BUM Chierico



Frati Ortodossi Vs Monaci Armeni

Sarò sadico io, ma mi piego sempre in due dalle risate quando vedo le scene successe in questa settimana nella chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Qui la versione commentata durante striscia la notizia.

Pare che questi scontri avvengano con frequenza e regolarità già dal medioevo o giù di lì, altro che la Defilippi.

E soprattutto come non amare "Bum-Bum Chierico" quando si lancia sulla polizia!

09 novembre 2008

Se qualcosa può andar storto, lo farà


David Murphy 911 - Nel peggiore dei casi (uno di quattro)
Autore: Roberto Recchioni
Disegni: Matteo Cremona

Già in un post precedente dissi come possano essere antipatici gli stereotipi ma anche quanto possano essere interessanti quando vengono manovrati con intelligenza.
David Murphy mi è piaciuto per questo, si muove nello scenario di quella narrativa d'azione del "chi più ne ha più ne metta" ma con cognizione di causa, giocandoci consapevolmente non pretendendo di convincerci/fregarci con improbabili verosimiltà.
Questo è il primo numero di una miniserie di quattro e si entra subito nella storia e nella continuity, non ci sarà tempo per numeri di transito o di inquadramento e ciò mi fa immaginare che ormai lo strumento della miniserie, in Italia, sta raggiungendo una sua maturità perdendo alcune caratteristiche inappropriate delle collana seriali.


Riferimenti:
- David Murphy 911 è edito dalla Panini Comics
- Il blog ufficiale
- Il blog ufficiale dell'autore (Roberto Recchioni)
- Il sito del copertinista Gabriele Dell'Otto

07 novembre 2008

Domani nella battaglia pensa a me


Antefatto
Capita di essere attratti senza motivo da qualcosa.
Passeggiando in libreria scovai questo libro; Titolo mai sentito, Autore mai sentito, Copertina mai sentita. Però mi piaceva così come mi piacque l'incipit della trama. C'era pure un buon commento di Pietro Citati, che fare? Dopo una settimana torno in libreria e lo compro. Capita.


Storia
"Tutto comincia all'improvviso. In un'appartamento di Madrid, Marta invita a cena Vìctor. Il marito Eduardo è a Londra per lavoro, il figlio finalmente dorme. I due si conoscono appena, si baciano, hanno davanti un'intera notte. Ma ad un tratto, Marta si sente male. Muore in pochi minuti. Nulla potrebbe essere più paurosamente casuale di quell'evento." (Tratto dalla quarta di copertina)
E da qui in poi il protagonista, narratore in prima persona, si ritrova haunted, posseduto, da storie, persone e luoghi in cui è un estraneo.


Postfazione
Altalenante. Il libro scorre bene, e funziona, nelle sue parti squisitamente narrative, però si perde un po' nelle riflessioni. Riflessioni nel complesso interessanti ma trascinate troppo a lungo e ridondanti finiscono per spezzare il ritmo e forzare troppo la mano nella poetica ricercata e in una introspezione troppo ridondante. Personalmente si poteva snellire il tutto senza perdere nulla.



Riferimenti:
- Javier MARIAS, Manana en la batalla piensa en mi, Madrid 1994
- Javier MARIAS, Domani nella battaglia pensa a me, Einaudi, Torino 1998

05 novembre 2008

Son tornati da Marte


Lo ammetto, inizio ad aver seriamente paura.

Gruppi fascisti son sempre esistiti così come sono sempre esistiti quelli con un credo da branco squadrista.
Ora però c'è qualcosa di diverso, sembrano più sicuri e liberi di fare ciò che vogliono.

Li abbiamo visti all'opera mentre si scontravano verso gli studenti delle recenti manifestazioni, anzi non li avevamo visti completamente e durante il programma "chi l'ha visto" in onda su RAI TRE hanno osato trasmettere delle scene che nessun altro telegiornale aveva mostrato in cui si vede un gruppo di estrema destra che prende a "scudisciate" una folla di ragazzini con fare da organizzazione paramilitare.
Il risultato: in nottata un gruppo di questi elementi si reca per un raid punitivo negli studi rai (naturalmente essendo notte ormai non c'era più nessuno negli studi) e indirizzano telefonate pesantemente intimiditative alle redazioni di Rai Tre.
(cliccate qui per leggere l'articolo di repubblica e la trasposizione delle chiamate minatorie)

Inizio ad avere seriamente paura.
-In piazza Navona hanno potuto organizzare un blocco, armati di manganelli, e la polizia li ha lasciati fare pur sapendo che sarebbero venuti a contatto con i manifestanti.
-Ogni volta che il governo dice che bisognerebbe sedare le manifestazioni (ma essendo in democrazia non potrebbe farlo come vorrebbe), compaiono loro.
-La gran parte dell'Informazione li copre.
-E' gente indottrinata.



A sinistra ci saranno sicuramente degli estremi meno pacifici però non hanno gli stessi livelli di violenza gratuita soprattutto verso la gente, questo mi sento libero di affermarlo in pieno.

La seconda parte del filmato sconfina invece nel tragi-comico con la risposta della giornalista di RaiTre alle dichiarazioni di Dell'Utri che infastidito dal lavoro dei pochi giornalisti che fanno il proprio lavoro vorrebbe che si convertissero tutti allo show.
Quello di Rai Tre è diventato ormai un TG atipico: Non parla di meteo ma di clima, non mostra calendari o backstage, i giovani non sono quelli che si drogano ma quelli che lavorano (o che vorrebbero farlo), i giornalisti non dicono le loro opinioni ma mostrano immagini. E' di sinistra ma con onestà intelletuale, cosa che non si può dire di altri tg (quello di Emilio Fede ne è solo il capostipite).

28 ottobre 2008

Wall-E (weekly movie N.2)


A semicaldo (o semifreddo), essendo passata quasi una settimana dalla visione, dico che è il più bello prodotto dalla Pixar. Probabilmente in molti non saranno d'accordo con me così come non lo sono quando dico che il precedente (ed osannato) Ratatuille non mi piacque poi tanto.

La grafica è stupenda come in tutte le opere Pixar, ma stavolta c'è qualcosa in più negli scenari, ci sono viste che hanno qualcosa di grandioso e di un espressionismo toccante, soprattutto nelle grandi visioni d'insieme e nelle panoramiche.

La storia poi è divertente, a tratti commuovente e ben composta come nelle altre opere Pixar, ma stavolta c'è qualcosa di più nella capacità di sfruttare la fantascienza nella sua più grande potenzialità, ovvero quella di metafora del presente. Non mi riferisco tanto alla questione della terra inondata di rifiuti, questa è ormai questione di attualità più che di fantascienza, ma piuttosto nella visione di una umanità che vive per inerzia convinta di essere padrona di se stessa ma in realtà immersa in una visione distorta del mondo/astronave. Una visione quasi alla Matrix; oltre naturalmente al dubbio alla Blade Runner (o A.I.) del cosa è umano.

Naturalmente la pellicola è apprezzabilissima anche senza tutte le riflessioni fatte fin'ora.

Vicky, Cristina, Barcelona (weekly movie N.1)

Poco seriamente mi tocca commentare i film visti nella settimana ad una certa distanza di tempo.
E' passata circa una settimana (o di più? ormai non ricordo) dall'ultimo di Woody Allen, che ritorna alla commedia dopo gli ultimi film di genere tragico. Naturalmente è una commedia stilisticamente diversa dalla sua verve storico/classica e forse è giusto anche così. Un autore nel tempo cambia e si trasforma e così anche le sue opere e soprattutto i "Grandi" tendono a non sopportare il farsi schematizzare troppo.
Punto di forza sono, come solitamente avviene nei film di Allen, dialoghi e riprese.
Forse si è indugiati un po' troppo su una Barcellona turistico/stereotipata Gaudìcentrica e a volte troppo spagnola mentre mi immaginavo, per il tipo di film, una visione più catalanamente intimista della città.
Durante il film temevo di vedere il nostro incubo, i mosos d'esquadra, ma fortunatamente il mio cuore è stato preservato dall'esperienza. Invece i miei occhi si sono deliziati con le splendide protagoniste (belle e brave) e con la scelta delle auto (tutte italiane, hehe).

22 ottobre 2008

In-spirare/Es-pirare


Iscritto in palestra!
Oggi mi fanno male le manigliette dell'amore.

Riferimenti:
- Video-Performance degli Ok Go con la canzone "Here It Goes Again"(2006).

18 ottobre 2008

Spigoli

Quando non si hanno soldi allora si è autorizzati a compensare in sogni.
In questo momento il denaro che non ho lo spenderei in un'auto d'epoca alla ricerca di nostalgiche linee e spigoli retrò.
Le mie scelte guardano verso gli anni Sessanta/Settanta.

Alfa Romeo GT (1971)














Eleganza e Stile.


Ford Mustang (1966)














Carettere e Forza.


Jaguar XJ (1965)














Autorevolezza e Mito.

17 ottobre 2008

Profezie sulla scuola italiana


Luca Enoch, importante fumettista italiano, sul suo blog riporta un discorso pronunciato da Pietro Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale dell'11 febbraio 1950. Leggerlo è di una attualità disarmante.

“Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche,a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece cha alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico".
(Pubblicato sulla rivista Scuola Democratica, 20 marzo 1950)


Riferimenti:
- Pietro Calamandrei
- Luca Enoch è l'autore di Sprayliz e Gea
- Il blog di Luca Enoch lo trovate qui

13 ottobre 2008

"No Problem" per Salemme?


"No Problem" ovvero l'ultimo film di Salemme.
Pellicola che va a singhiozzi: fa ridere e non fa ridere, è leggera a tratti pesantuccia in altri, vuol far riflettere in alcuni punti ma è altrettanto lacunosa in altri, personaggi che partono bene ma che si fossilizzano troppo nella loro "macchietta".
Sergio Rubini è divertente però non va oltre al ripetere la stessa gag per tutto il film, ridi, sorridi ma alla lunga diviene monotono, stessa cosa dicasi per l'interpretazione di Panariello.
Tirando le somme quindi non mi è piaciuto, forse anche per la regia più televisiva che cinematografica oltre che per l'impressione di un voler entrare nella tradizione della commedia classica italiana e napoletana ma in una maniera poco convinta ed efficace.
Nota finale, le musiche le ho trovate un po' sciatte già durante il film ed infatti non ho potuto non provare un certo fastidio nel sentire Gigi D'Alessio nei titoli di coda.


Riferimenti:
- V. SALEMME, No problem, Italia 2008
- Scheda su "Trovacinema di Repubblica"

Manifestazione ad Architettura


A Bari, nella facoltà di Architettura, si manifesta.
Doveroso aggiungere fra i link ai blog quello dedicato a questi avvenimenti.

archinautialladeriva.wordpress.com


Riferimenti:
- La fotografia è scattata dal sottoscritto

09 ottobre 2008

Pranzo di Ferragosto (anche se ad Ottobre)


Quanti giorni son passati dall'ultimo post! Quante cose da recuperare!
Ricominciamo parlando di un bel film italiano di quelli che nn ti aspetti.
"Pranzo di Ferragosto" di Gianni Di Gregorio, film osannato nell'ultimo festival di Venezia ma in cui ti chiedi: non sarà la solita esagerazione intellettualoide da critico del caucaso? E invece no.
La trama era curiosa: un uomo costretto dalle circostanze a passare il Ferragosto in casa con la madre e altre tre sconosciute ultraottantenni in una deserta Roma.
Vedendolo si comprendono in pieno i giudizi positivi che ha raccolto. E' piacevole e sorridente, ben girato nella sua estrema semplicità linguistica. Ho molto apprezzato la performance del regista nelle vesti anche del protagonista, bravissimo in tutte quelle sfumature ed intercalari del personaggio tanto che sembra guardare una persona già conosciuta ma che nn riusciamo a focalizzare. Leggermente neorealista nelle interpretazioni, tanto nelle quattro vecchiette non attrici e nella caratterizzazione del protagonista, ma intelligentemente inserito nella classica commedia italiana con quella venatura di melanconia.
Unica nota, a furia di veder sorseggiare quel vinello bianco per tutto il film uscirete dalla sala con un'incredibile sete!


Riferimenti:
- G. DI GREGORIO; Pranzo di Ferragosto; Italia 2008
- Scheda su "Trovacinema di Repubblica"

30 settembre 2008

Fabio Picchi, un eroe dei fuochi


Il cuoco nell'accezione di artista è sempre una figura alquanto irritante, forse perché la cucina è un'arte se oltre agli occhi e all'udito riesce ad appagare tanto la punta della lingua quanto lo stomaco. Il cibo è qualcosa di sociale e i sofisticati piatti generalmente proposti sono un contrasto con i piaceri di una spensierata compagnia.

Ci sono però cuochi che amano cucinare ed amano far mangiare, sono quei cuochi che provano piacere nella soddisfazione della gente e non in narcisistiche composizioni.

Un nome su tutti: il mitico Fabio Picchi.

Lo si vede generalmente nelle rubriche post TG2. Toscano, di quella toscanità energica e giocosa, un filosofo del piacere che mentre cucina ci spiega (e mostra) la differenza fra un cuoco che ama mangiare e uno che non ama mangiare. Non si tira indietro nell'utilizzare gli avanzi con la sicurezza di chi conosce i propri strumenti e sa piegare gli elementi al proprio volere. Tutti gli alimenti hanno la stessa dignità e capacità di scatenare la gioia del cibo. Se vede poi un uovo gli si brillano gli occhietti. Poeta delle frittate, se fosse vissuto con Archimede avrebbe detto: "datemi un uovo e vi solleverò il mondo!"


Riferimenti:
- Fabio Picchi lo trovate nel suo ristorante, il "Cibrèo", a Firenze;
- In TV potete vederlo nella rubrica "Eat Parade" in coda al TG2 delle 13:00;
- Sito ufficiale di Fabio Picchi.

29 settembre 2008

Desktop Story (ep.5)


Anno 2002, nei negozi esce la seconda antologia degli U2, quella dedicata al decennio 1990-2000.
Col CD è compreso un DVD promozionale, quello che vedete è uno screenshot del trailer all'interno. Uno dei primi desktop del mio primo computer dopo l'eterno "386".

22 settembre 2008

Burn After Reading


In linea di massima un prodotto lo si può comprare a scatola chiusa quando si conosce il modo di lavorare di chi te lo vende. Così pur non sapendo nulla di questo Burn After Reading dei fratelli Coen mi sono fidato del nome pensando che la professionalità dei due registi avrebbe garantito, anche nei peggiori dei casi, un film comunque godibile. E ho fatto bene.
Una commedia? Un thriller? Una spy-story? Un po' di tutto ciò. Una narrazione intorno ad un nulla, un teatro degli equivoci che danza senza creare insofferenze, i giochi degli incastri che non stridono. Ci vuole mestiere per fare tutto ciò.
E soprattutto l'abilità di giocare con gli stereotipi. Uno stereotipo è di solito sinonimo di una certa superficialità o comunque diviene un'accezione negativa, almeno per me, ma qui i fratelli Coen con gli stereotipi ci giocano e si divertono a metterli in situazioni di crisi. La C.I.A., i ricattatori, l'ex agente, i russi, intrighi, misteri, seduzioni, investigatori privati, ci sono tutti e a tratti sembrano che facciano tutto ciò che l'immaginario colletivo voglia che facciano, peccato che c'è sempre una sfumatura di atipicità nelle situazioni tale da destabilizzarli. Memorabili i discorsi fra le alte sfere della CIA titubanti fra il mantenere un certo tono o l'ammettere di non starci a capire un cazzo.

In giro non è descritto come un capolavoro dei Coen, non voglio entrare nel giudizio però val la pena vederlo e gli attori si comportano molto bene.

13 settembre 2008

Quando l'ignoranza fa più danni dell'odio


Un certo Michelangelo La Rocca scrive: Quando ho letto che la giunta di centrodestra del Comune di Comiso aveva cambiato l'intitolazione dell'aereoporto locale a Pio La Torre, sono rimasto esterefatto. La vergogna è prevalsa sull'indignazione. Mi sono vergognato di essere italiano e siciliano. Mi sono sentito un traditore di Pio e di non meritare il suo altissimo sacrificio. Comunista, pacifista e per giunta contro la mafia: tre caratteristice inaccettabili nell'Italia e nella Sicilia di oggi, che non sopportano la memoria, il ricordo di figure così limpide, così alte, così eroiche.

Michele Serra nella sua rubrica sul Venerdì della Repubblica risponde: ...sono rimasto esterefatto anche io, che siciliano non sono. Ho immaginato la soddisfazione dei mafiosi. L'umiliazione di chi ha combattuto e combatte il crimine, e la speciale mortificazione della Sinistra siciliana erede di lotte sociali aspre, coraggiose e bagnate col sangue. In primo momento ho pensato che il motore di una decisione così meschina fosse l'odio politico. Anzi, me lo sono augurato: l'odio appartiene (purtroppo) alla durezza della politica. Ma poi leggendo gli sviluppi della vicenda e le dichiarazioni dei governanti di Comiso, mi è parso di cogliere altro, e forse peggio: l'ignoranza. Un atto innescato più dalla sciatteria civile, dall'impreparazione culturale, che dalla pura faziosità politica.
Le dico francamente che questa ignoranza mi fa paura almeno quanto l'odio di parte. Perché se l'odio di parte è in qualche modo mediabile, e rimediabile, dalla dialettica politica, l'ignoranza non lo è. Sapere chi fu Pio La Torre e perché morì (ebbe l'ardire di promuovere una legislazione antimafia molto drastica), mette in condizione di scegliere se essere dalla sua parte oppure no, onorarne la memoria oppure rinnegarla. Ma non saperlo abbastanza, oppure non saperlo affatto, e dunque giudicare la titolazione di un aereoporto in base a vaghe ripicche politiche, a beghe toponomastiche come ce ne sono tante, espone solamente al ridicolo...

Inutile dire che mi sono ritrovato in pieno con queste linee di pensiero. E non solo perché parlano di una figura vicino al mio modo di vedere politico ma perché ormai convinto di una effettiva deriva culturale che tende ad emarginare la storia. Ci vogliono ignoranti, ci vogliono pecore.
E credo che queste siano tematiche bipartisan, ideologie, non politiche, ma civili. La mafia non ha colpito le idee politiche (vittima fu La Torre, comunista, come lo fu Paolo Borsellino, miessino) ma le persone, e Rita Borsellino disse: Spesso ho la sensazione che, alle commemorazioni ufficiali, qualcuno venga per accertarsi che Paolo sia morto davvero. Perché fa ancora paura, anche da morto.



Riferimenti:
- Chi era Pio La Torre? leggi, leggi
- I principi elaborati da Pio La Torre per la legislazione antimafia furono utilizzati dopo la sua morte e nel 2000 presi ad esempio dall'ONU nella conferenza sulle criminalità organizzate.
- Il titolo di questo post riprende il titolo scelto da Serra per la sua rubrica.
- Gli scritti riportati fanno parte della rubrica "Per Posta" di Michele Serra sul numero 1069 del 12 settembre 2008 de "Il venerdì di Repubblica".


12 settembre 2008

"Un Giorno Perfetto" per Ozpetek


"Un giorno perfetto"; perfetto nella sua accezione negativa, in cui tutto ciò che può bastonarti non solo lo fa ma ne rincara anche la dose.

Un film tragico e come ogni film tragico va visto con la consapevolezza del tragico. Se vi attira quel "simpaticone" di Mastandrea, ad esempio, è meglio far finta che questa pellicola non esista.

Quest'ultima opera di Ozpetek, da un libro omonimo della Mazzucco, lascia sicuramente un senso di angoscia (quindi come minimo sul lato delle sensazioni ha la siua efficacia) però la narrazione mi lascia un senso di "mancanza". Non so definire bene, è come se non riuscisse a sfruttare fino in fondo le proprie potenzialità. Certo il tutto è compensanto da uno stile di regia abile, abile ad esempio nell'uso di una certa molteciplità dei piani nella ripresa o nella fotografia, giocando molto con oggetti a fuoco e oggetti sfocati, oppure nell'audio ottimamente calibrato all'ampliare certe sensazioni ed emozioni. Nel complesso un film che si muove nella sufficienza e naturalmente da vedere con un bollino che avvisi "ATTENZIONE TRISTEZZA IN AGGUATO".



Riferimenti:
- F. OZPETEK, Un giorno perfetto; 2008

09 settembre 2008

Le "Notti Eterne" di Neil Gaiman


Letto un 10 giorni fa, "Notti Eterne" di Neil Gaiman è una raccolta di 7 racconti brevi, ognuno dedicato ad uno dei sette Eterni. Chi già conosce la saga di Sandman sa di chi parlo, chi non la conoscesse non posso far altro che consigliarne la lettura.

I racconti, tutti scritti da Gaiman, presentano ai disegni sette diversi artisti rendendo l'opera una sorta di tributo alle atmosfere della saga.
I titoli prendono il nome, di volta in volta, dell'eterno protagonista.

-1- Death (disegni di P.C. Russell) La grande sorellina morte ha sempre il suo fascino.
-2- Desiderio (M. Manara) Gli impeccabili disegni di manara e le sue donne sono noti.
-3- Sogno (M. Prado) la più bella sia per la storia che per i disegni
-4- Disperazione (B. Storey) 15 pagine-ritratto. Molto ostico nel suo metalinguismo.
-5- Delirio (B. Sienkiewicz) Molto delirante, da rileggere per coglierne l'insieme.
-6- Distruzione (G. Fabry) Onestamente l'ho trovata un po sempliciotta come storia.
-7- Destino (F. Quitely) Più che un racconto una passerella finale. belle però le scenografie.

Concludo con una tavola estrapolata. I disegni son di Manara che coglie alla perfezione l'indefinibile fascino di Desiderio.



Riferimenti:
- N. GAIMAN; Eternal Nights; DC Comics 2003
- N. GAIMAN; Notti Eterne; Magic Press 2004 (edizione italiana)
- Il Sandman di Neil Gaiman su uBC Fumetti
- Homepage di Neil Gaiman


05 settembre 2008

Un panda al suon di UA-TTAAAAA'


M. OSBORNE, J. STEVENSON; Kung-Fu Panda; DreamWorks 2008.

Divertente. Vai al cinema con l'intenzione di ridere e passare piacevolmente il tempo e lo fai e ciò fa perdonare la trama decisamente semplice e prevedibile. Un buon lavoro di mestiere.

Piccola annotazione, la grafica 3D ormai è cosa assodata ed è diventata la normalità, non a caso il maggior interesse, dal punto di vista prettamente grafico, l'ho trovato nella sequenza iniziale in 2D. Forse l'animazione americana inizierà a contemplare, come ulteriore evoluzione parallela, un passo indietro con una rielaborazione di "disegni piani"?

Tornando al film solo una cosetta non mi è piaciuta, e non riguarda il film in sestesso ma la versione italiana. Nei titoli di coda l'animazione continua permettendo, nell'originale, di presentare le voci dei doppiatori (in america molte voci note); nella versione italiana durante questo riepilogo finale dei personaggi, hanno segnalato soltanto la voce del protagonista, interpretata da Fabio Volo. Trovo ingiusto questo trattamento di riguardo verso il personaggio noto a discapito di quei professionisti che col loro costante lavoro rendono il campo del doppiaggio in italiano un vanto nazionale. Quindi riporto qui l'intero elenco delle voci italiane:

Fabio Volo: Po
Angelo Maggi: Scimmia
Eros Pagni: Shifu
Francesca Fiorentini: Tigre
Tiziana Avarista: Vipera
Fabrizio Pucci: Tai Lung
Danilo De Girolamo: Gru
Simone Mori: Mantide
Claudio Fattoretto: Comandante Vachir
Francesco Vairano: Mr. Ping
Massimiliano Alto: Zeng
Dante Biagioni: Oogway


Riferimenti:
- Scheda del film
- Wiki

03 settembre 2008

Il caro horror di una volta...


Non mi piace generalizzare i confronti fra passato e presente, quindi non dovrei cadere nella solita frase per cui gli horror contemporanei nulla hanno a che vedere con quelli del passato.
Oggettivamente è naturale che stile e tecnica siano chiaramente differenti ma film come quello che ho visto due sere fà in tv scardinano il mio tentativo di non aver pregiudizi verso le opere più recenti o troppa nostalgia per i vecchi classici.
The Breed, che si traduce con "La Razza" ma che i distributori italiani hanno tenuto a precisare traducendolo "La razza del male", vecchio vizio italiano di prendersi licenze nelle traduzioni dei titoli.
Senza divulgarsi potremmo dire che siamo di fronte ad una versione canina degli uccelli di Hitchcock, sperando però che il maestro non si offenda nel paragone, e con protagonisti alla Halloween.
Un film poco convinto tanto nella trama tanto nelle atmosfere e con un finale che vorrebbe essere "aperto" ma che in realtà appare "tronco".
Certo stiamo parlando di un'opera di secondo piano ma è proprio nel confronto con i cosiddetti B-movies anni '70 e '80 che il confronto resta impietoso. Ed è una riflessione applicabile alla maggior parte dell'horror dagli anni '90 in poi, da quando il genere si è voluto patinare e razionalizzare.
E riprendo l'immagine iniziale come icona; la voglia di prendersi in giro, il ludico nel macabro ed il macabro nel ludico, concentrarsi sugli effetti piuttosto che sulle ragioni, il piacere dell'irrazionale, queste potrebbero essere alcune delle lacune del cinema attuale di genere.

Riferimenti:
- in foto Alfred Hitchcock ed i suoi uccelli.
- The Breed, film U.S.A del 2006 di Nicholas Mastandrea.

01 settembre 2008

Fischio d'inizio (doppio)


E si torna a giocare!
Campionato e Fantacampionato.
Olè!

26 agosto 2008

Una Femme Fatale per Stoker


Bram Stoker non ha scritto molto nella sua carriera di narratore, in realtà è conosciuto soprattutto per il "Dracula". Meno nota la restante produzione tra cui degli interessanti racconti brevi e un'altro romanzo, "La Dama del Sudario".

Quest'opera, in forma epistolare, ci ripropone la figura della femme fatale, una misteriosa figura che compare alcune notti al protagonista avvolta da un sudario. E il fascino della donna è la forza del romanzo, almeno finché il mistero non verrà progressivamente svelato e il racconto ne paga le conseguenze perdendo molto del suo interesse. Di sicuro non c'è la forza vista in "Dracula" di creare immagini indelebili nel nostro immaginario collettivo come il vampiro, la contrapposizione fra femme fatale e femme fragile, una certa poesia e fascino del male però il gioco della Dama del sudario fino ad un certo punto funziona e irretisce, forse se Stoker l'avesse spinta maggiormente avanti avrebbe forse creato un'altra figura cardine per la letteratura e per l'immaginario novecentesco.


Riferimenti:
- Bram STOKER;
The lady of the shroud; Londra 1909
- Edizione italiana: Bram STOKER; La Dama del Sudario; Editori Riuniti, Roma 1996
- L'immagine è una foto di Mata-Hari del 1905

24 agosto 2008

Olimpiadi Mon Amour


E un'altra Olimpiade se n'è andata.

Bella come tutte le olimpiadi.

Una manifestazione che non andava boicottata perché boicattare l'olimpiade significa boicottarne il suo significato di pace e di unione, di confronto leale. Il suo semplice esserci stata ha portato i riflettori sulle problematiche della Cina che prima nessuno sembrava conoscere. Ora spetta ai politici e alle nazioni mettere da parte gli interessi economici e fare qualcosa di reale per il Tibet e per i diritti umani. Chiedere agli sportivi la non partecipazione, o particolari manifestazioni, è stato qualcosa di improponibile. Chiuedere ad un atleta di sacrificare il lavoro di una vita è inutile soprattutto quando l'azione più concreta che può fare è quella di esserci e rappresentare i valori dello sport vero.

Come ogni olimpiade è stato bello riuscire ad ammirare i cosiddetti sport minori ed emozionarsi per quegli atleti a metà strada fra il supereroe e il vicino di casa. Sono loro le 28 medaglie italiane e la maggiorparte di tutto il medagliere olimpico. Ora torneranno a vedere in tv i soliti volti e ad allenarsi per le prossime emozioni.

2012 a Londra.

20 agosto 2008

Desktop Story (ep.4)


L'episodio del mese, della storia che vuol ricordare gli sfondi del mio monitor, mostra uno screenshot estratto dalla scena iniziale del Barry Lindon di Stanley Kubrick.

19 agosto 2008

Year One - Anno Uno

Pur non essendo un cultore della letteratura superoistica americana, soprattutto per quella marcata DC Comics, ho sempre apprezzato la figura di Bat-man perché fra i suoi colleghi è uno dei pochi che riesce a esprimere una certa maturità. Certo dipende anche da chi sta dietro i testi e quelli di Frank Miller (Sin City, 300, etc.) sono in ottimo connubio con il "pipistrello".
Avevo già letto "Il ritorno del cavaliere oscuro" dove Miller ci mostra un Bat-man in là con gli anni in uno scenario alla dariva ed è un'opera di alta maturità e riflessione, ora ho letto anche l'altra di Miller su questo personaggio in cui ne narra le origini: Batman, Year One.
Quasi non sembra un fumetto di matrice superoistica, lo stile è quello di un noir così come l'autore aveva già sperimentato nel suo DareDevil, atmosfere hard boiled in cui l'eroe è sul nascere e i corrotti meccanismi della città sembrano un gioco troppo grande per i piccoli idealisti.
Probabilmente gli ultimi Batman visti sugli schermi di Christopher Nolan fanno molto riferimento a questo tipo di interpretazione.



Riferimenti:
- Il personaggio di Batman è stato ideato da Bob Kane nel 1939
- F. MILLER, D. MAZZUCCHELLI;
Batman, year one, 1986
- Le immagini sono tratte dalle pagine del fumetto. La seconda potrebbe essere un omaggio alla poesia "The Raven" di E.A. Poe del 1845

18 agosto 2008

Dylan Dog Color Fest 2


Nel 2007, ad Agosto, la Bonelli sperimentava il Dylan Dog Color Fest in cui l'indagatore dell'incubo si muoveva in 4 storie brevi a colori e con alcuni autori/disegnatori esterni alla serie.

L'esperimento andò bene e questo agosto si è bissata l'esperienza.

Dylan Dog Color Fest 02
- Il pianeta dei morti di Bilotta/Di Giandomenico;
- VideoKiller di Barbato/Stano;
- Il mago degli affari di Ruju/Mari;
- L'inferno in terra di Gualdoni/De Angelis.

Se nel primo color fest la faceva da padrona l'impatto inedito con la grafica in questo secondo numero anche la narrazione è sopra le righe. Anche se personalmente non ho mai ritenuto ben calzanti su Dylan Dog i racconti brevi ho comunque trovato molto interessanti le quattro storie da 32 pagine l'una. Soprattutto la prima è straordinaria come possibile filone alternativo per l'eroe bonelliano e forse meriterebbe un futuro maggiore investimento in numero di pagine.


Riferimenti:
- AAVV; Dylan Dog Color Fest 2; Sergio Bonelli Editore, Milano 2008
- La copertina è stata realizzata da Tanino Liberatore

17 agosto 2008

(14)/15/(16) Ago 08 - Two days Trippin'/BIS




Altra Duegiorni turistica. La meta è stata il Salento sfruttando l'ospitalità di Michele, Daniele, Geppe, in vacanza là con base ad Alliste.

Stavolta gli obbiettivi alla partenza erano:
- Mare;
- Vedere il concerto dei Sud Sound Sistem a Cannole;
- Grigliata di carne;
- Fare almeno un giro di "Stoppa";
- Fare almeno un giro di "Go Kart" al Kartodromo salentino di Ugento.

Le missioni sono state compiute in parte e disattese altre.

Un gran mare a Torre Mozza (frazione di Ugento), anche un gran caldo ma l'acqua era stupenda e il bilancio del tempo passato a contatto dei flutti rispetto a quello a contatto con le dune pendeva decisamente verso il primo. Anche il divertimento in acqua si accendeva così come si spegneva sulla rovente sabbia.
La sera precedente però ci siamo visti obbligati a disertare il concerto dei S.S.S. poiché arrivati a Cannole scopriamo che quello che credevamo gratuito era in raltà una manifestazione a pagamento e onestamente non ci andava di sborsare 15€ senza una adeguata preparazione psicolgica. Dirottiamo la serata alla vicina e bella Otranto con la sua notte bianca.
L'evento però più atteso, ovvero la grigliata di carne, rischiava di morire sul nascere per disguidi che ci portarono a lasciare i carboni a casa, con i supermercati chiusi ed in un paese pressocché fantasma. Era un problema, però dopo esserci procurati una fascina di legna e dopo aver affumicato i disperati vicini a più riprese, carne fù e soddisfammo i nostri istinti carnivori.
E nonostante chi scalcitava per andare a Lecce, per poter prendere il treno, si è riusciti anche a "Stoppare"!
Se il giro di Stoppa è stato possibile, il giro di Kart ci è rimasto invece di traverso per via di un malefico orario della pista salentina che pretende di rimanere chiusa la mattina; con le pive nel sacco non ci rimase che tornarcene alle casette di origine.

Il Top del viaggio però è stato aver reincontrato a sorpresa il mio caro coinquilino di una vita Nico "Pisi" da Monteroni. Adoro quel magnifico pantofolaio!


Riferimenti:
- Foto1: Otranto di notte
- Foto2: Vista su Torre Mozza (Ugento)
- Foto3: Un professionista fochista.

11 agosto 2008

Dodici ere dopo (oppure 12 ere fà)


Dodici anni fà comprai istintivamente un cofanetto con 5 volumi. Lire 24.500, una enormità per me e pattuii con il venditore un pagamento diluito nel tempo.

Tutti i cicli fantastici di R.E. Howard.

Fino ad allora non avevo mai letto niente di fantasy, non avevo mai sentito parlare dell'autore, conoscevo solo il nome del barbaro Conan a cui associavo il volto di Schwarzenegger senza però averne ancora visto i film. Perché lo comprai? Perché ne rimasi ipnoticamente affascinato? Forse per quel cofenetto di cartone nero con scritte rosse, forse per il disegno a pennellate con quell'eroe dall'aspetto così brutale, forse per la mia giovane età così curiosa, fatto sta che dopo una nottata a rimuginarci sopra mi svegliai e mi recai ad impossessarmene (e non corsi poiché ad ogni passo valutavo se ero sicuro di voler spendere quel piccolo patrimonio che non possedevo).

Fui rapito da quelle letture.

Dopo dodici anni ho finito l'ultimo ciclo che mi mancava. Così tanto tempo. I primi volumi li divorai. Il terzo lo lasciai per l'anno successivo. Il quarto aspettò degli anni così come il quinto che non finii. Tempi volontariamente lunghi per prolungare il più possibile le fascinazioni di quei mondi fantastici. Oggi ho terminato l'ultimo centinaio di pagine, l'ultimo ciclo di questo mio personale ciclo di letture.

Il ciclo di Conan;
Il ciclo celta;
Il ciclo di Faccia Di Teschio;
Il ciclo di Solomon Kane;
Il ciclo di Kirby Buchner;
Il ciclo di Kull di Valusia;
Il ciclo di James Allison;
Il ciclo di Cthulhu (commissionato dallo stesso Lovecraft);
Il ciclo di Almuric.

Tanti personaggi ma soprattutto una costellazione di ambientazioni, e il fascino degli scritti di Howard sta anche lì, negli scenari metastorici, nel mistero dei luoghi, nelle evocazioni di civiltà irraggiungibili, in quel pizzico di curiosità archeologica ed esotica, nel potersi muovere in stupefacenti affreschi.
Sono triste, una delle mie preferite fonti per dissetare la mia curiosa voglia di evasione è finita. Mi rimane comunque la rilettura (già fatta più volte per i primi volumi con un soddisfacente appagamento) e la ricerca di nuove sorprese letterarie.


Riferimenti:
- L'immagine non ha nessun riferimento ai cicli di Howard.
- R. E. Howard su wikipedia
- Il personaggio Conan è stato trasposto sia cinematograficamente, nel''81 e nell''84, sia fumettisticamente per la Marvel nel 1970.