Antefatto
Capita di essere attratti senza motivo da qualcosa.
Passeggiando in libreria scovai questo libro; Titolo mai sentito, Autore mai sentito, Copertina mai sentita. Però mi piaceva così come mi piacque l'incipit della trama. C'era pure un buon commento di Pietro Citati, che fare? Dopo una settimana torno in libreria e lo compro. Capita.
Storia
"Tutto comincia all'improvviso. In un'appartamento di Madrid, Marta invita a cena Vìctor. Il marito Eduardo è a Londra per lavoro, il figlio finalmente dorme. I due si conoscono appena, si baciano, hanno davanti un'intera notte. Ma ad un tratto, Marta si sente male. Muore in pochi minuti. Nulla potrebbe essere più paurosamente casuale di quell'evento." (Tratto dalla quarta di copertina)
E da qui in poi il protagonista, narratore in prima persona, si ritrova haunted, posseduto, da storie, persone e luoghi in cui è un estraneo.
Postfazione
Altalenante. Il libro scorre bene, e funziona, nelle sue parti squisitamente narrative, però si perde un po' nelle riflessioni. Riflessioni nel complesso interessanti ma trascinate troppo a lungo e ridondanti finiscono per spezzare il ritmo e forzare troppo la mano nella poetica ricercata e in una introspezione troppo ridondante. Personalmente si poteva snellire il tutto senza perdere nulla.
Capita di essere attratti senza motivo da qualcosa.
Passeggiando in libreria scovai questo libro; Titolo mai sentito, Autore mai sentito, Copertina mai sentita. Però mi piaceva così come mi piacque l'incipit della trama. C'era pure un buon commento di Pietro Citati, che fare? Dopo una settimana torno in libreria e lo compro. Capita.
Storia
"Tutto comincia all'improvviso. In un'appartamento di Madrid, Marta invita a cena Vìctor. Il marito Eduardo è a Londra per lavoro, il figlio finalmente dorme. I due si conoscono appena, si baciano, hanno davanti un'intera notte. Ma ad un tratto, Marta si sente male. Muore in pochi minuti. Nulla potrebbe essere più paurosamente casuale di quell'evento." (Tratto dalla quarta di copertina)
E da qui in poi il protagonista, narratore in prima persona, si ritrova haunted, posseduto, da storie, persone e luoghi in cui è un estraneo.
Postfazione
Altalenante. Il libro scorre bene, e funziona, nelle sue parti squisitamente narrative, però si perde un po' nelle riflessioni. Riflessioni nel complesso interessanti ma trascinate troppo a lungo e ridondanti finiscono per spezzare il ritmo e forzare troppo la mano nella poetica ricercata e in una introspezione troppo ridondante. Personalmente si poteva snellire il tutto senza perdere nulla.
Riferimenti:
- Javier MARIAS, Manana en la batalla piensa en mi, Madrid 1994
- Javier MARIAS, Domani nella battaglia pensa a me, Einaudi, Torino 1998
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