15 settembre 2010

Habemus Bruce Lee


Nuovo inquilino in casa. Un coinquilino che fa il Kung-Fu.

Bruce Lee è un gatto di meno di 2 mesi. E' un Europeo Silver Tabby o
vvero uno di quelli con la "M" sulla fronte, color argento e tigrato.

Che dire più? E' un pazzo furioso. Salta, morde, corre, si rotola, il tutto senza mezzo secondo di pausa; poi si stanca e si spare ore di sonno. Queste sono le sue due principali attività che però intermezza con attacchi di coccolite e di fusa. Ed è per questo che viene immancabilmente perdonato per tutte le sue malefatte.

14 settembre 2010

Saluti da Portovenere

A Cristiano le vacanze non finiscono mai e dalla Liguria spedisce questa cartolina.


13 settembre 2010

Torneo Foligno


Quest'anno partecipiamo al campionato di serie C organizzato da Sport&Fun di Acquaviva.
Noi siamo il Foligno e ieri all'esordio abbiamo vinto per 4-1.

Non mi dilungo oltre perchè tutte le notizie in merito ci sono e ci saranno sul blog creato ad hoc:

10 settembre 2010

Somewhere


AVVERTENZA: se non ti vuoi subire tutte le cazzate che ho scritto e vuoi arrivare subito al dunque, scrolla fino a fine post dove sintetizzo il tutto in un voto.


Da un sacco di tempo che non andavo al cinema, veramente tanto. E non saprei dire se ciò ha influenzato nel bene e nel male.

E poiché una premessa l'ho già fatta, tanto vale farne subito una seconda. Con mia sorpresa scopro che non avevo mai visto un film di Sofia Coppola. Niente "lost in traslation" o "giardino delle vergini suicide", ne tanto meno "Marie Antoinette".

"Somewhere" è un film afilmico. Nel senso che fa di tutto per annullare le caratteristiche cinematografiche. Tempi dilatati all'inverosimile, punti di vista statici, suoni presi nell'ambiente, no frasi perfette o mosse fighe.
La storia non ha punti nascosti, ingarbugliamenti, sorprese o ribaltamenti, solo la vita terribilmente quotidiana di una star holliwoodiana.
Il film genera scontento, lento, noioso e senza una vera e propria storia. Senza senso vien da dire. Ma un senso ce l'ha, così come lo hanno le sue scelte stilistiche. Scelte che infondo capisco anche se la regista, forse, è stata troppo intransigente nel costringere lo spettatore a seguire i suoi tempi.
Quindi di cosa parliamo. Ve lo scrivo in due punti.
1) Il senso della storia secondo me: Il concept è minimale ovvero la vita trascorsa in maniera sterile, senza sguardi al futuro o al passato ma solo concentrata al far passare il presente. Nel film è estremizzata nella vita da perdigiorno da star ma nella realtà potrebbe rappresentare la vita di tanti di noi, nelle giornate perse pensando solo a sopravvivere o a vivere meccanicamente solo per potersi risvegliare l'indomani e ricominciare da capo. In questa inerzia quello che può essere un avvenimento da poco (come lo stare qualche giorno di più con la figlia) può scatenare una presa di coscienza (quasi invisibile esteriormente) che ti da un senso nuovo alla vita. E lo si legge negli occhi.
2) Lo stile cinematografico secondo me: E' quasi un documentario, la vita di questo immaginario attore ha tutti quelli elementi da sogno (donne, auto, piscine, feste, holliwood) ma visti in maniera direi iperealista che ne tolgono ogni carattere appetibile. Generalmente li si rappresenta con scene veloci, luci mirate, musiche a palla, atteggiamenti fighi. Qui no. Un giro su una Ferrari è da sogno, ma interminabili giri su una pista tonda scocciano; due ballerine bionde di lapdance sono fighe ma vederle in monoinquadratura per tutto il brano della canzone(con l'audio realmente pessimo da stanzetta d'albergo) fanno venir sonno; vivere a holliwood... wow, peccato che sia soltanto una serie di strade. E così via. Il tempo non trascorre mai in sala nel ricreare il senso di quello stile di vita votato al niente. E qui non so dire se Sofia Coppola esagera con questa sua dilatazione degli attimi che diventano minuti e diventano spesso sbadigli. La banalizzazione e la noiaa in fondo fanno parte del gioco però rende il film non estremamente digeribile. Però ha un senso e uno spettatore paziente lo capisce.
Poi da un certo punto in poi il film rimane lo stesso. Continua ad andare lento ma si ha un impercettibile punto di svolta. Il protagonista pian piano (molto piano) non dico si renda conto delle sue giornate vuote perchè in fondo lo sapeva già, ma forse inizia a capire che può anche cercare di far qualcosa. Anche qui il far qualcosa non è che sia tradotto in chissà quale effettiva azione, è più che altro una sfumatura di atteggiamento. E all'interno di un cinema, dove lo spettatore ha pagato per veder accadere qualcosa, non sempre è una soluzione apprezzata.


In conclusione che ne penso? E' un film che ha i suoi motivi per essere visto, anche se non ho la giusta sensibilità che mi fa applaudire a fine proiezione. E di certo non è uno di quei film che hai sempre la voglia di vedere. Sintetizzando gli dò un 6 e mezzo.

07 settembre 2010

Cartoline

Tre le cartoline ricevute quest'estate. O almeno queste ho ritrovato sottomano quindi se ho scordato qualcuno chiedo venia.

Poiché spesso le cartoline che mi inviano sono anche da girare al resto della compagnia e poiché molto meno spesso mi degno di farle girare per ovvi motivi di scomodità e lassività, mi invento questa bacheca virtuale sul mio blog. E come disse Ponzio Pilato ora passatemi il sapone.


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(Comunitaria)

Partiamo dall'ultima cartolina arrivata. La mia Cascella preferita (VincEnza, ndr) da Praga scrive:
"Questa madre affettuosa ha gli artigli". Con queste parole Franz Kafka descrisse il fascino di Praga, città dove natura ed architettura si fondono.
Spero possiate un giorno visitarla anche voi!!!
Un abbraccio, Enza
P.s.: Se non si era capito questa è una cartolina scritta a tutti quanti voi, amici santermani (falla leggere a tutti)

Risposta: Non preoccuparti Cascina, la leggeranno tutti quelli che avranno la pazienza di venire sul blog.

(fronte)

(retro)


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(comunitaria)

Beccalossi (Adriano, ndr) se la spassa in Spagna con Arca e da Siviglia scrive:
Saludos da Sevilla Amigos!! Questa cartolina è come al solito comunitaria quindi Erasmo... cortesemente mostrala anche agli altri un giorno al Queens!!
Quando un giorno ci capitate (a Sevilla) non mancate di fare una capatina al banos arabes ed agli spettacoli di flamenco... fantasticissimi!!
A presto, Adriano ed Arcangela

Risposta: Son contento che la metà buona della postcard sia dedicata alla sfiducia sul fatto che la mostri agli altri. Una giusta sfiducia. Per quanto riguarda il flamenco dubito siano migliori delle permance di PeppeNù e al bagno arabo ci vai tu!


(fronte)

(retro)


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(personale)

Per ultima ed in fascia protetta vi mostro la cartolina che Cristiano, col suo solito sobrio buongusto, mi invia da Parigi:
Ciao Fabio
secondo te questa è arte* o è il mistero di Lost? Cristiano
Ai genitori di Fabio: scusate la cartolina sopra le righe.
*Centre Pompidou

Risposta: Che il mistero di Lost fosse un po' di quel tipo ne avevo avuto sentore verso la terza serie quindi direi "la seconda che hai detto". Comunque rispondo anche da parte dei miei genitori dicendo che questa è quasi-quasi all'interno delle righe rispetto ad altre.

(fronte)

(retro)


E per ora è tutto. Naturalmente se ci cliccate sopra, le immagini le vedete più grandi e se vi va di ringraziare o commentare coloro che vi hanno pensato con una cartolina potete farlo nei commenti.

03 settembre 2010

Placebo live @ Noci(BA)


1 settembre, concerto dei Placebo. A Noci (BA). E già questo suona bene ed è stato un ottimo motivo per andarci. Per anni ci hanno raccontato che band ed artisti internazionali da noi non sarebbero potuti venire se non a fine carriera inoltrata. Bullshits. Pare che non sia così impossibile e negli ultimi due anni abbiamo visto in Puglia gente interessante. Certo siamo ancora una meta soprattutto estiva ma anno dopo anno le proposte aumentano e migliorano, vale la pena spendere dei soldini per incentivarle.

Arriviamo al concerto vero e proprio. I Placebo sono una band che ho sempre apprezzato ma da qui a dire che ne sono un fan o che la conosco bene ce ne vuole. Durante il concerto su un 20 pezzi ne conoscevo un paio bene e forse un qualcuno di più di sfuggita; detto cio partiamo con le considerations:

Considerazione Positiva 1: Non è vero che se non si conosce la musica di un artista il concerto non lo si apprezza. Sui pezzi (la maggiorparte) che non conoscevo mi son divertito, certo un fan che conosce le canzoni a memoria sicuramente si scatena di più però non è una discriminante troppo forte.
Considerazione Negativa 1: Il concerto è stato brevissimo. Un ora ed un quarto e già i tecnici smontavano tutto.

Considerazione Positiva 2: Ho scoperto che i pezzi dei Placebo sono più belli dal vivo che in radio. E' una frase che dovrebbe essere alquanto scontata ma io voglio intendere un qualcosa di più preciso ovvero che le registrazioni in studio dei Placebo son belle però non trascinanti come possono essere quelle di altri gruppi e forse nel complesso un po' piatte. Invece live mi hanno colpito e fatto sbattere i piedini come giusto che sia.
Considerazione Negativa 2: Non hanno fatto quelli che erano le canzoni per me più note ovvero Pure morning e Special K (e quest'ultima è stata misteriosamente soppressa dalla scaletta).

Considerazione Positiva 3: Qualche anno fa un concerto così ce lo saremmo sognati
Considerazione Negativa 3: Le grosse scenografie ed effetti speciali da tutto esaurito continuiamo a sognarceli.

Considerazione Positiva 4: Ho sentito della gran bella musica e voglio recuperarne un po' per risentirmela il prima possibile.
Considerazione Negativa 4: Anche se i Placebo hanno tutto quel carisma e fascino proprio dei grandi artisti forse a Noci son stati un po abbottonati. Ora non so se sia una loro caratteristica però forse si son limitati a fare il loro minimo sindacale.

A presto

02 settembre 2010

Back in action

Ritorno ad avere un computer e quindi ritorno ad avere una mia pubblica vita privata sul web.
Champagne!!!