30 settembre 2008

Fabio Picchi, un eroe dei fuochi


Il cuoco nell'accezione di artista è sempre una figura alquanto irritante, forse perché la cucina è un'arte se oltre agli occhi e all'udito riesce ad appagare tanto la punta della lingua quanto lo stomaco. Il cibo è qualcosa di sociale e i sofisticati piatti generalmente proposti sono un contrasto con i piaceri di una spensierata compagnia.

Ci sono però cuochi che amano cucinare ed amano far mangiare, sono quei cuochi che provano piacere nella soddisfazione della gente e non in narcisistiche composizioni.

Un nome su tutti: il mitico Fabio Picchi.

Lo si vede generalmente nelle rubriche post TG2. Toscano, di quella toscanità energica e giocosa, un filosofo del piacere che mentre cucina ci spiega (e mostra) la differenza fra un cuoco che ama mangiare e uno che non ama mangiare. Non si tira indietro nell'utilizzare gli avanzi con la sicurezza di chi conosce i propri strumenti e sa piegare gli elementi al proprio volere. Tutti gli alimenti hanno la stessa dignità e capacità di scatenare la gioia del cibo. Se vede poi un uovo gli si brillano gli occhietti. Poeta delle frittate, se fosse vissuto con Archimede avrebbe detto: "datemi un uovo e vi solleverò il mondo!"


Riferimenti:
- Fabio Picchi lo trovate nel suo ristorante, il "Cibrèo", a Firenze;
- In TV potete vederlo nella rubrica "Eat Parade" in coda al TG2 delle 13:00;
- Sito ufficiale di Fabio Picchi.

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