24 agosto 2008

Olimpiadi Mon Amour


E un'altra Olimpiade se n'è andata.

Bella come tutte le olimpiadi.

Una manifestazione che non andava boicottata perché boicattare l'olimpiade significa boicottarne il suo significato di pace e di unione, di confronto leale. Il suo semplice esserci stata ha portato i riflettori sulle problematiche della Cina che prima nessuno sembrava conoscere. Ora spetta ai politici e alle nazioni mettere da parte gli interessi economici e fare qualcosa di reale per il Tibet e per i diritti umani. Chiedere agli sportivi la non partecipazione, o particolari manifestazioni, è stato qualcosa di improponibile. Chiuedere ad un atleta di sacrificare il lavoro di una vita è inutile soprattutto quando l'azione più concreta che può fare è quella di esserci e rappresentare i valori dello sport vero.

Come ogni olimpiade è stato bello riuscire ad ammirare i cosiddetti sport minori ed emozionarsi per quegli atleti a metà strada fra il supereroe e il vicino di casa. Sono loro le 28 medaglie italiane e la maggiorparte di tutto il medagliere olimpico. Ora torneranno a vedere in tv i soliti volti e ad allenarsi per le prossime emozioni.

2012 a Londra.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Boicottare no, fare qualcosa di più si... Il fatto che gli atleti non abbiano praticamente detto una parola sul tibet dà l'impressione che del tibet non gliene freghi niente e che il problema è sopravvalutato.

La foto degli atleti di mexico 68 che sul podio per protesta nel contro il governo alzarono il pugno chiuso () ancora oggi fa il giro del mondo e molti, anche chi non c'era, sanno benissimo il significato di quella foto.

Quel gesto fece molto scalpore e ancora oggi quei due personaggi vengono intervistati per via di quel gesto. E sono passati 40 anni... Speravo che la cosa si sarebbe ripetuta anche a questa olimpiade. E invece niente, tutti a fare i bravi, come se fossero anche gli atleti schiavi del regime. Anche un piccolissimo gesto sarebbe stato importante, anche solo parlare di tibet nelle interviste... ignorando totalmente il problema, l'impressione è che si voglia nascondere il misfatto.

Il vero spirito delle olimpiadi era di interrompere tutte le guerre durante la manifestazione sportiva. Nessuno stato ha interrotto la guerra, anzi la cina ha aumentato la repressione nei confronti del tibet e dei dissidenti/manifestanti, la russia ha attaccato la georgia in piena olimpiade e gli usa sono intervenuti, in iraq gli attentati proseguono come sempre.

Questo significato di pace e unione che citi nel post io non l'ho affatto visto, ho visto solo repressione e atleti "indifferenti".

Dubito comunque che i politici faranno qualcosa per il tibet: sarò pessimista, ma temo che nell'arco di 3 mesi non sentiremo più parlare del tibet.

Anonimo ha detto...

Pork, nelle parentesi () non mi ha messo un link... riprovo ora, spero che si veda...

La foto di mexico '68

Se non compare niente, il link insomma è questo:

http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/gianni-mina-cronista/gianni-mina-cronista/stor_841916_04320.jpg

Fabio Erasmo ha detto...

Gli sportivi rappresentano già con la loro stessa figura e con il loro spirito il simbolo di valori positivi. Poi ognuno di loro è libero di manifestare come crede, ma deve venire spontaneamente non perché il mondo si aspetta che lo facciano. Devono rappresentare un esempio a cui mirare non la nostra coscienza.

E infatti come si è notato nel mondo ci sono nazioni che alla faccia delle olimpiadi se ne stavano con i fucili in mano.

Però l'olimpiade continua a rappresentare un momento di aggregazione mondiale, il luogo dove l'uomo in tutta la sua positività è al centro. Ed è già un messaggio forte e chiaro di per se.