02 novembre 2010

Disgusto oppure "Susanna e i vecchi"


Disgusto.
Questa è la sensazione dopo l'ultima (ennesima) stupida frase di Berlusconi.
Non è solo un senso di empatia o di imbarazzo quello che blocca lo stomaco quando all'ora di pranzo vedi quello che dovrebbe essere un capo di stato compiacersi in un pubblico intervento con la frase: meglio guardare le belle ragazze che essere gay.
Disgustato non solo per la grettezza di chi dovrebbe rappresentarci o per il calpestamento di una formale giustizia ed educazione ma per una sensazione di declino della storia italiana.
E non mi par di esagerare.
Qui non si parla solo di difendere "due omosessuali" ma di aver paura per tutti noi. E' il sistematico calpestamento della società, oggi sono gli omosessuali, poi sono le donne più o meno di bella presenza, poi gli extracomunitari non sessualmente utili, poi sono i ragazzini disabili che disturbano quelli "normali", poi sono quei minchioni dei dottori di Emergency che invece di andare alle convention delle case farmaceutiche se ne vanno in Afganistan, poi sono gli operai che pretenderebbero il diritto di ammalarsi, poi magari saranno chi non può comprarsi la macchina nuova, poi chi non usa il gel o magari chi paga le tasse. Tutti apparteniamo a qualche genere di minoranza e non a caso la costituzione parla di PARI DIGNITA' SOCIALE PER TUTTI I CITTADINI. Non si è mai parlato della superiorità dell'"ometto bianco, tronfio e di gnocca munito". E il presidente del governo deve il rispetto della costituzione italiana (della storia italiana) e ci deve rispetto, a tutti. E non è un capriccio, una filosofia ma la base per la sopravvivenza della società. Ma ora diventano chiare le scelte di non-governo dell'ultimo decennio di politica italiana, le scelte di una società sacrificata al pallottoliere e al sollazzo personale.
E torniamo alla questione della storia italiana, perché la frase di Berlusconi sarebbe da denunciare come vilipendio alla nostra nazione. La mia breve memoria non mi fa ricordare nessun capo di governo o di stato europeo che negli ultimi cento anni abbia avuto l'ardire di proclamare la superiorità di un gruppo su un'altro. Mi viene in mente solo il nazismo e forse neanche il fascismo in maniera così pubblica. Credo che nessuno dal dopoguerra ad oggi in Italia abbia mai osato dire chi sarebbe meglio di chi, o almeno non chi dovrebbe rappresentare un istituzione (quindi lo stato quindi tutti i cittadini). L'Italia e l'Europa (l'occidente direbbero alcuni) dopo secoli in cui ha trascinato in avanti il mondo per quanto riguarda i diritti dell'uomo non merita un sultano degno delle peggiori dittature talebane. Una volta lo stesso Berlusconi disse che le civiltà arabe sono culture meno sviluppate, vorremmo sapere da lui che tipo di civiltà vorrebbe esportare se non riesce a distinguersi da un Ahmadinejab qualunque.
Disgusto.

A già, l'immagine sopra dà il nome al secondo titolo. Si tratta di “Susanna e i vecchioni” di Artemisia Gentileschi dipinta dalla pittrice romana nel 1610 (la stessa artista riproporrà lo stessa tema nel 1649). Il tema di Susanna è estremamente popolare e ricorrente nella pittura e fa riferimento ad un passo biblico in cui due vecchi, appena nominati giudici, infiammati dalla lussuria ricattano la fanciulla affinchè essa conceda a loro la sua giovinezza.

3 commenti:

Chica ha detto...

E' il primo quadro dipinto da Artemisia, anche se (si dice) ci sianche la mano di suo padre...
Ma artemisia nel tempo dimostrerà tutta la sua grandezza, nonostante la travagliata vita....

Fabio Erasmo ha detto...

Quella di Artemisia Gentileschi è una personalità che dà orgoglio all'Italia.

Chica ha detto...

ammiro moltissimo questa artista, dopo aver letto la sua biografia, ancora di più....