16 febbraio 2009

Milk


Un motivo per vedere questo film potrebbe essere quello che un personaggio come Harvey Milk non lo si conosce e poter compensare una lacuna di "formazione civica". E non si tratta solo di diritti dei gay ma di diritti in senso lato, ricordarci che tutti noi, nella nostra individualità facciamo parte di minoranze; difendere gli altri significa anche difendere noi stessi.
Ora però meglio non espandersi troppo altrimenti supero le 10 righe ed il lettore medio non riesce a leggere.
Pellicola interessante, forse paga una fase centrale un po' lenta e ridondante ma potrebbe avere il merito di aver ricercato meno la costruzione epica (tanto cara agli americani) dal costruito impeto a favore di una trasposizione più terrena; mancano i grandi discorsi da "noi siamo una grande nazione" o meglio ci sono ma non caricati all'eccesso come nella migliore tradizione del colossal americano.
Piccola nota per me stesso: continuo ancora ad emozionarmi quando vedo sfilare per le strade un qualsiasi tipo di folla incitante e leggermente incazzata. Farei meglio a cercare di sbarazzarmi di questo obsoleto bagaglio? Riflettere.


Riferimenti:
- GUS VAN SANT; Milk; USA 2008
- Harvey Milk (It)
- Times 100 persons & Icons

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