La polemica sulle vignette di Vauro è ridicola.
Le inserisco tutte così si sarà liberi di giudicare in prima persona visto che io non riesco a a capire la loro offensività verso coloro che sono morti.
Non voglio entrare nel merito della libertà di stampa e del diritto di satira e non perché non mi interessi, anzi, o lo ritenga secondario, ri-anzi, ma perché vorrei analizzare anche altri fattori meno citati.
Di fondo alla polemica c'è una non-conoscenza del mezzo espressivo della vignetta satirica, ovvero del disegno piegato alla comunicazione di un messaggio. Naturalmente ci sono anche coloro che parlano solo in funzione di una posizione preconcetta o imposta e che criticano perché sono obbligati a farlo, ma non è di loro che voglio parlare.
Molta gente pensa che la vignetta sia l'equivalente di una barzelletta ovvero un disegno che faccia ridere e quindi può ritenere inopportuno che si faccia dello "spirito" su temi dolorosi. E qui nasce l'incomprensione perché la vignetta è la capacità di un disegnatore di rappresentare in maniera sintetica un tema, riuscire a focalizzare in una singola immagine (con o senza parole) un concetto, farci provare un'emozione, indirizzarci verso una riflessione. Poi può essere anche ironica ma sbaglia chi vuole cercarci sempre il voler strappare un sorriso. Il disegno sfrutta la capacità che manca alla parola di comunicare immediatamente il fulcro di un concetto e la vignetta va letta così, facendosi suggestionare, facendosi solleticare la curiosità e lo spirito critico. In altre nazioni, dove le usano da più tempo lo sanno bene e ogni testata giornalistica ha le sue
strips, le strisce a fumetti, che in alcuni casi (vedi Doonesbury) sono vero e proprio giornalismo.
Altra questione è quella di avere due pesi e due misure. Non si scandalizzò nessuno nella puntata di AnnoZero durante gli attacchi in Palestina, lì morirono molti bambini ma non erano bambini italiani (e soprattutto non c'erano di mezzo politici italiani) e quindi si potevano fare vignette (per la cronaca Vauro creò dei disegni bellissimi che nella loro semplicità resero meglio di tutti la tragedia che avveniva in quei giorni). Si scandalizzarono tutti invece per gli attacchi islamici alle vignette danesi, ma lì in c'era da difendere l'occidente dall'Islam.
Ecco le vignette di Vauro (cliccare sopra per ingrandire)
Ultima personale considerazione, fin'ora ho evitato di parlare del sisma abruzzese perché attualmente assistiamo alla fiera del buonismo e alla gara delle promesse, quindi non volevo rovinare l'atmosfera di ottimismo. Aspetto però in silenzio che passi un po' di tempo per vedere realmente cosa si starà facendo e sperando che si sistemi anche la situazione dei "terremotati fuorimoda" ovvero di coloro che vivono in bilico da anni e decenni.
Riferimenti:
- Le vignette "incriminate" sono state presentate nella puntata del 09/04/2009 di AnnoZero su RaiDue
- Sito di Vauro
- Intervista a Vauro su corriere.it